L’infertilità maschile

La fertilità maschile si è dimezzata in vent’anni: colpa dello stile di vita, la concentrazione media degli spermatozoi è crollata. Stress, fumo, vita sedentaria e abuso di alcol tra le principali cause…

Quello dell’infertilità, stiamo parlando dell’infertilità machile, è un problema non solo molto sentito dalle coppie al giorno d’oggi, ma un problema sempre più frequente e diffuso. E ci sono dei motivi molto seri all’origine di questo problema. Stile di vita, fumo, inquinamento hanno portato al dimezzamento della normale quantità di spermatozoi nell’uomo medio, rispetto a solo venti anni fa. Questo emerge da una ricerca condotta da ProCrea, centro per la Medicina della Riproduzione a Lugano. Abbiamo intervistato Thierry Suter, medico esperto in Medicina della Riproduzione che opera all’interno di ProCrea, e gli abbiamo posto alcune delle domande più frequenti e ricorrenti in tema di infertilità maschile

Come si misura la ‘capacità riproduttiva’ dell’uomo? Ci sono dei parametri?
Si misura secondo la quantità di sperma per millilitro, la norma sarebbe 20.000.000 (venti milioni) di spermatozoi per millilitro.

Più si scende nella quantità di spermatozoi e minori saranno le quantità di avere una gravidanza. Non saranno zero le possibilità, ma ci vogliono almeno uno o due milioni di spermatozoi che si muovono per riuscire ad ottenere una gravidanza. Chiaramente ci sono molte più possibilità se il numero è più alto.

Ma conta solo la quantità o anche la qualità degli spermatozoi?
Alla fine quelli che contano sono quelli che si muovono e che hanno una forma normale. Gli spermatozoi che non hanno una forma normale o sono immobili, quelli non arrivano fino all’ovocita.

Un altro parametro è quello genetico che è un parametro relativamente nuovo, si può controllare il DNA degli spermatozoi, si possono prendere un centinaio di spermatozoi che a prima vista sembrerebbero a posto, e controllarli geneticamente. Qui si vedrà che forse solo 80 sono nella norma e 20 alterati. In certi uomini, soprattutto tra i fumatori, si può scoprire che ce ne sono 95 alterati e solo 5 ‘buoni’.

Parliamo della vostra ricerca. Voi avete notato che negli ultimi anni il numero medio di spermatozoi nell’uomo si è praticamente dimezzato…
Sì, abbiamo confrontato i dati di cui disponevamo con quelli che riceviamo attualmente. Se la norma sarebbe 20.000.000 già un uomo su due è sotto a questa norma. La norma stabilita venti anni fa non corrisponde più alla norma nei paesi industrializzati

Quali fattori possono causare questo problema, come lo spiegate?
Uno dei fattori è lo stress, si è visto che un uomo sotto stress – psicologico – ha una qualità dello sperma meno buona. Nella società di oggi abbiamo un mondo più competitivo e stressante e lo sperma ne risente. Negli Stati uniti hanno fatto dei test piuttosto estremi nei prigionieri condannati a morte, i quali entrati in prigione avevano quantità di sperma normali, mentre poco prima dell’esecuzione lo sperma era praticamente ridotto a zero, per lo stress. Ma se lo stress passa, lo sperma torna a posto.

Quello che non si rimette a posto è quello dato dall’inquinamento ambientale. Ad esempio nell’acqua del rubinetto ci sono sempre tracce di estrogeni femminili, e questi a lungo termine peggiorano la qualità dello sperma.

Anche l’alimentazione, la carne con gli ormoni…
Sì è un po’ la stessa cosa, gli ormoni femminili a lungo termine peggiorano la qualità dello sperma…

Preso atto della realtà, cosa si può fare, cosa può fare la persona normale nella vita di tutti i giorni?
Per migliorare la qualità dello sperma al giorno d’oggi c’è poco da fare, a parte cercare di diminuire so stress, vivere in modo più sano, o magari usare mutande più larghe perché le mutande strette peggiorano la quantità dello sperma, ma non esiste il miracolo che fa tornare lo sperma come era prima….

E quindi cosa può fare la medicina?
La medicina può aiutare ad esempio concentrando più fortemente lo sperma, per esempio con delle inseminazioni intrauterine dove lo sperma viene messo in una centrifuga così solo gli spermatozoi buoni, quelli che si muovono, rimangono sopra e quelli vengono concentrati in pochi millilitri e inseriti direttamente nell’utero della donna.

Se lo sperma è davvero molto scarso come quantità, questo non basta, e allora si passa alla fecondazione in vitro, si prende un solo spermatozoo che si muove e lo si inietta fuori dal corpo nell’ovocita della donna, poi viene impiantato nell’utero. Nei casi estremi in cui non c’è proprio sperma, si può fare una biopsia del testicolo per prelevare degli spermatozoi che si muovono e poi usare la tecnica della fecondazione in vitro.

http://www.adversus.it/salute/andrologia/infertilita-uomini.html